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Lo ha comunicato al sindaco | Cambia lo storica proprietà di Serie A, firma entro il 31 dicembre

Orbita, il nuovo pallone di Serie A – foto ANSA – sportincampo.it

La firma entro la fine dell’anno: un’altra proprietà storica del calcio italiano cambierà la sua presidenza.

La Serie A e la Serie B stanno perdendo sempre più la loro identità italiana con il passare degli anni, attraverso la vendita dei propri club ad enti di proprietà straniera.

Il Napoli di Aurelio De Laurentiis, la Juventus della famiglia Agnelli e la Lazio di Claudio Lotito sono rimasti gli unici club di vertice nelle mani di una dirigenza italiana.

L’elenco delle squadre di derivazione oramai estera è lungo. La maggioranza delle società è ora di proprietà statunitense, a scopo puramente lucrativo, dunque lontano dal modello degli anni ottanta, con i cosiddetti presidenti tifosi come Moratti e Berlusconi.

L’ultima squadra che ha ceduto ai fondi esteri è la società più antica di Italia, il Genoa, passato nella stagione corrente al fondo di investimento dei 777 Partners, prelevando l’intera quota dallo storico presidente Enrico Preziosi.

Le nuove presidenze

Tra le tante squadre c’è l’Inter, appartenente dal 2016 al gruppo Suning, con una spesa di 830 milioni di euro da parte della famiglia Zhang. Il Milan invece passa prima nelle mani di Yonghong Li dopo la lunghissima era Berlusconi, successivamente al fondo Elliott per poi terminare a Gerry Cardinale nel 2022, fondatore di RedBird, prelevando l’intera società per più di 1 miliardo di euro.

La Roma in mano al Friedkin Group dal 2020 per 550 milioni di euro, l’Atalanta a Stephen Pagliuca, co-chairman del Bain Capital, che ha acquistato il 55% della società per 350 milioni di euro, mentre la restante parte rimane ai Percassi. Infine la Fiorentina con Rocco Commisso, fondatore di Mediacom, il Bologna con il canadese Joey Saputo, proprietario del Cf Montreal, lo Spezia con Robert Platek, il Monza con Evangelos Marinakis, proprietario del gigante dell’industria navale Capital Maritime & Trading Corp., acquistato dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.

Tifosi Venezia diretti allo Stadio Luigi Penzo – foto ANSA – sportincampo.it

Un’altra italiana che diventa straniera

Anche il Venezia fa oramai parte della lunga lista delle proprietà totalmente straniere. Nel 2020 fu diventa presidente Duncan Niederaeur, dopo aver fatto parte della cerchia di rifondatori della società dal 2015.

Ad oggi, il presidente ha comunicato al sindaco della città, Luigi Brugnano, che entro il termine dell’anno arriverà una nuova società di azionisti che acquisteranno la maggioranza del club. Le trattative sono in corso e si tratterebbe con fondi di investimento statunitensi, asiatici ed europei.