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Vinse il Triplete con Mourinho | Ora torna a casa per finire il lavoro: ecco di chi si tratta

Inter Campione d’Europa – foto ANSA – sportincampo.it

Uno dei giocatori chiave per la vittoria del triplete con Josè Mourinho è pronto a ritornare nella sua amata patria

L’annata 2009-2010 è la stagione dell’Inter. Non può essere attribuita a nessun altro club se non ai nerazzurri, un anno in cui vinsero qualunque competizione entrando di diritto nella storia del calcio italiano ed europeo, con la conquista del Triplete.

Un traguardo incredibile, che ancora ad oggi, 13 anni dopo, rimane di sua proprietà. L’Inter, allenata all’epoca da Josè Mourinho, è l’unica squadra italiana ad aver vinto nella stessa stagione Serie A, Coppa Italia e Champions League.

Il primo trofeo fu vinto il 5 maggio 2010, allo stadio Olimpico di Roma, contro la Roma di Francesco Totti,  dove i nerazzurri trionfarono per 1-0 con rete di Diego Milito. Lo scudetto fu conquistato esattamente undici giorni dopo, contro il Siena, ancora una volta grazie all’attaccante argentino, ed infine la Champions League, allo Stadio Santiago Bernabeu del Real Madrid, conquistata contro gli avversari del Bayern Monaco, per 2-0, con il tabellino marcato ancora una volta dal “Principe” Milito.

Quinto scudetto consecutivo, terza Champions League della storia, a 45 anni di distanza dall’ultima conquistata. Una cavalcata incredibile, che non poteva che concludersi nel migliore dei modi dopo aver eliminato un Barcellona stellare, e che rimarrà come un ricordo indelebile per l’Inter e la sua tifoseria.

I protagonisti

Secondo gli interpreti dello spogliatoio, quella squadra era come una cosa sola, comprendendo anche dirigenti e magazzinieri. Tutti sullo stesso binario e verso un unico obiettivo, sotto la guida di Josè Mourinho, il condottiero e il simbolo di quell’Inter.

Chiunque era disposto al sacrificio, a prescindere dal proprio nome. Un esempio ne è Samuel Eto’o, prelevato dal Barcellona la stagione precedente grazie ad uno scambio passato alla storia,  con Zlatan Ibrahimovic più conguaglio, che all’occorrenza giocava anche da terzino. Wesley Sneijder, arrivato a contendersi il pallone d’oro grazie ad una stagione strepitosa, dove sfiorò per un soffio la vittoria del mondiale con la sua Olanda, Diego Milito, l’uomo dei sigilli, segnando nelle ultime partite decisive.

Diego Milito – foto ANSA – sportincampo.it

Ritorno in patria

Il Principe Milito, cosi definito dalla sua tifoseria, dopo il suo ritiro dal calcio giocato, è dal 2019 direttore sportivo del Racing, squadra che l’ha lanciato nel mondo calcistico. Potrebbe però sollevarsi dall’incarico per iniziare la sua avventura da allenatore.

La prima squadra indiziata è il Boca Juniors. Secondo Tyc Sports, in seguito alle dimissioni di Jorge Almiron dopo la sconfitta in finale di Copa Libertadores contro il Fluminense di Marcelo, il principale sostituto sarebbe proprio l’ex Inter.